lunedì 3 ottobre 2011

MI SONO CHIESTO SPESSO CHE COSA FA LA DIFFERENZA TRA ESISTENZA E VITA ?
PERCHE' SIAMO SULLA TERRA?

CHE NE PENSATE VOI?

7 commenti:

un viaggiatore alla ricerca di sè ha detto...

ogni giorno... mi pongo questa domanda, ogni attimo della mia vita mi domando perchè esisto, perchè vivo questa esistenza, cosa sono venuto a fare in questa vita, cosa devo risolvere della precedente, cosa devo fare per evolvermi in questa... e intanto continuo ad esistere e a vivere e a respirare a sentirmi e a sentire sempre di più gli altri come parte di me.. e mi domando quanta consapevolezza hanno loro della propria esistenza, della propria vita? è meglio non sapere? è meglio non porsi domande e alzarsi ogni mattina vivere in uno schema e seguirlo per tutta la vita? perchè sentiamo il bisogno di spiegare e dare un senso a tutto?

Anonimo ha detto...

forse si esiste oltre la vita...la vita stessa è una parte della nostra esistenza, il punto è quanto consapevolmente viviamo...
spero un giorno di voltarmi indietro e di poter dire che ho veramente vissuto questa parte della mia esistenza, di non aver vissuto in modo egoico, di aver contribuito ad aiutare gli altri nel loro cammino e quindi me stessa.
marilisa

Anonimo ha detto...

dove sta la differenza tra esistere e vivere, forse sta nel momento stesso in cui cogliamo che c'è una differenza... ma come spiegarla se non continuando a percepirla attraverso le nostre azioni e il nostro sentire?
grazie per questo blog
UGO

fabri ha detto...

L'unico tempo non sprecato riguarda l'esistenza. Avere gli occhi sbarrati per ampliare le nostre visioni, assaporare l'attimo...assorbire per poter vedere la nostra stessa luce... questo e'quello che siamo....luce , atomi particelle vibranti...energia divina...La vita e' piena di misteri ma il percorso spirituale lo amplifica e rende tutto in perfetta sintonia... quello che noi vogliamo e' su questo percorso ... chiunque cerca prima o poi trova la propria dimensione. Degno e' colui che sveglio.

Anonimo ha detto...

L'esistenza è un'opportunità a me data per crescere...per vivere...ma posso anche decidere di non vivere, di esistere soltanto in modo automatico, routinario. Attenzione! non per questo la vita si ferma. un treno non rimane in stazione perché ci sono pochi passegeri a bordo..anche con uno, parte. Siamo noi che dobbiamo salire sul treno della vita in tempo se vogliamo. Non perché un viaggiatore si siede in un treno sbagliato che quest'ultimo non parte..Quindi partire dalla stazione, per un viaggiatore, non è tutto..bisogna prendere il treno giusto! Bisogna aprire gli occhi..proprio perché il treno parte comunque.Come mai gli Uomini stanno attenti nelle cose più semplici, più banali e prendono con leggerezza quelle più importanti? Come mai ci preoccupiamo del tagliando della macchina, di cambiare le gomme quando sono usate, controlliamo il binario giusto, il treno giusto, ci chiediamo come fare per raggiugere la metà del viaggio, però non ci preoccupiamo del treno giusto per la vita? Ci preoccupiamo cosi tanto per non perdere denaro, tempo e qualche opportunità ma non ci poniamo nemmeno il dubbio di perdere la VITA..!
Edy.

Anonimo ha detto...

... ecco perchè io aspetto che mi si rompa la macchina, si buchino le gomme, crescano al suo interno nuove forme di vita aliene, lascio scadere il tagliando... e l'assicurazione... viviamo in un sistema dove l'obbligo è non fare scadere le cose con cui viviamo, il cibo con cui ci nutriamo e siamo sempre attenti a controllare la data di scadenza, le medicine, i prodotti in generale, le tasse, dimenticando che la vita è ben altro..lasciamo a volte che il sistema viva per noi.... ma ciò che colgo in generale è un risveglio da parte degli uomini, l'anima scalpita chiede un nutrimento diverso, lo spirito ha bisogno di sentirsi libero di espandersi, il corpo stesso richiede di più di quello che gli diamo di super confezionato e a norma CEE... io non so se ho scelto il treno giusto, ma so di aver scelto un cammino e cerco nel viaggio di non dormire e lasciarmi trasportare, quando giungerò alla fine del mio viaggio comunque avrò vissuto, comunque sarò stato il macchinista che seppur legato ad un percorso già scritto, ha dovuto comunque guidare stando attento a quali fermate fermare il treno, dove rallentare, quale scambio di binari effettuare, farò degli errori e sto facendo errori tutti i giorni... per lo meno ci provo ad essere il conducente della mia vita e a non lasciare ad altri ed al sistema di vivere al posto mio.
grazie per questo blog
Bettina

Anonimo ha detto...

Inanzitutto permettetemi di DIRE io GRAZIE a VOI, non dovete ringraziare VOI! Perché lo meritate, per la richezza delle vostre opinioni anche quelle silenti. E' segno che le state maturando prima di esprimervi, meravigliosa questa cosa! Poi voglio dire è il blog di noi tutti.
Vi aspetto, a presto!
Edy.