domenica 16 ottobre 2011

ATTUALITA'

Ieri, 15/10/2011 abbiamo visto due modalità completamente opposte di rivendicazione da parte dei Giovanni.  Successivamente sono arrivati diversi commenti. Ma noi cosa pensiamo di questa situazione?  Se andiamo a vedere in tanti posti nel mondo, c'è l' infelicità generale, la disperazione estrema, tante questioni senza risposte, quasi nessuna risposta concreta, vera. Ma cosa dobbiamo fare? Quando la risposta al malessere generale, alla sofferenza diffusa è quella di trovare da se la soluzione.. cosa dire? Sono poblemi del nostro tempo, è nostro momento e quanto tale, ci dobbiamo sentire coinvolti e in dovere di rispondere. non dobbiamo più continuare solo a porre delle domande agli adulti. Cerchiamo e troviamo le soluzioni ma ci deve essere anche da parte di chi sta lassù la volontà di ascoltare. Distrugere sicuramente non è la soluzione! La violenza sotto qualsiasi forma non risolve i problemi. E evidente che non è un poblema esclusivo dell'Italia, ma della gioventù in qualsiasi posto. Siamo tutti interpellati ad agire! Rivalutare la nostra visione della vita, del mondo per cercare e trovare soluzioni durabili alle sfide della nostra società. Fare violenza al nostro instinto destruttivo piuttosto che usare la violenza verso terzi, giettare le basi di costruzione di un nuovo ordine della società invece di distruggere prima ciò che hanno fatto le persone prima di noi. Seminare vere basi di pace durabile invece di alimentare il fuoco della rabbia che non fa altro che brucciare le reliquie di pace e speranza che sono rimaste. Le condanne serviranno a poco; mettiamo insieme le forze e capacità per costruire o ricostruire il nostro mondo perché è il nosrto, per il momento abbiamo solo questo ma non per l'eternità.

COSA PENSIAMO E COSA VOGLIAMO FARE?
    
  

7 commenti:

Anonimo ha detto...

E se una soluzione era di cercare dentro di noi invece di cercare fuori di noi le risposte...


Edy

Anonimo ha detto...

Interessante e stimolante questo argomento ma altrettanto complesso. Tutti noi, ancora una volta e nel peggiore dei modi, abbiamo preso atto di quanto nel mondo la situazione sia al limite sotto tutti i punti di vista.Abbiamo assistito a comportamenti di rabbia pura, di violenza, di stanchezza. Concordo nel leggere che la violenza non è mai stata la soluzione a nulla ma capisco anche che si può arrivare ad un livello di disperazione in cui saggezza e razionalità vengono sopraffatte dall'istinto.E' nobile e giusto il concetto dell'"agire" ma questo "male" è troppo esteso e mi chiedo quali siano gli strumenti per arginarlo e soprattutto se e quanto siamo in grado di averli. Il malessere è talmente vasto che non riesco a pensare ad alcuna soluzione anche perchè, in tutta sincerità, credo che non possa esistere un'unico sistema che riesca a ribaltare il tutto...perchè è di questo che si tratta. Non siamo più nel tempo di dover cambiare qualcosa. Bisognerebbe annientare e ricostruire con più coscienza e meno interessi. Nella nostra condizione di cittadini e non di governanti non possiamo fare altro,come dici tu, che cercare le risposte solo ed esclusivamente dentro di noi, non fosse altro per riuscire a dare ai nostri figli un messaggio di speranza facendo comprender loro che, nonostante tutto, bisogna tenere alti i valori, i sogni e la voglia di "lottare" per una qualità di vita sempre migliore. Mi rendo conto che queste parole, oggi, suonano come pura utopia ma non vedo a cosa ci si possa aggrappare se non ai principi ed alla forza che dovrebbero risiedere in ognuno di noi.

Roberta

Anonimo ha detto...

Cogliendo il senso di ciò che avete scritto, mi viene da fare una riflessione.. oggi c'è una crisi pesante, mondiale, ma se guardimao bene, abbiamo costruito un sistema in cui per vivere e fare fronte al quotidiano occorrono soldi tanti soldi, la crisi di oggi, porta a dover fare concrete rinunce, ma quali sono queste rinunce? tutti gli accessori della vita con cui abbiamo imparato a vivere e di cui fino a non molti anni fa non avevamo bisogno. Sistemi di vita, cinema, cellulare, macchina, motorino, pizza con amici, la discoteca etc senza poi entrare nel mondo delle tasse e delle spese fisse di mantenimento, è il sistema che forse è sbagliato, lavoriamo e produciamo per pagare tutto ciò che di materiale e consumistico ci circonda.
i nostri nonni vivevano duramente la vita, il dopo guerra, hanno ricostruito un paese patendo la fame dal niente, senza ricorrere alla violenza, noi oggi che cosa dobbiamo costruire o mantenere? forse cercare di ridimensionare tutto, di riportare le cose ad una dimensione più umana e da qui lavorare, insegnare ai nostri figli a chi ci sta vicino il rispetto, la non violenza, la capacità di dialogare e confrontarsi su cose differneti e contrastanti nel rispetto delle idee altrui, al fine costruttivo di trovare reali e concrete soluzioni..
certo è utopia tutto questo, il progresso è inarrestabile, ma viviamo di tante cose, di cui ci sembra di non poter fare a meno invece non ci servono a niente, non per vivere, non per sorridere, per gioire della vita, per crescere i figli.
Abbiamo bisogno di accessori, di strumenti per divertirci, per stare con gli amici, perchè abbiamo perso il piacere di conversare, di passare una serata a non fare niente di particolare se non parlare.
in generale vedo la ricerca al di fuori di noi dell'equilibrio e li non lo troveremo mai, solo dentro di noi, solo partendo da ciò che siamo e che abbiamo dentro possiamo pensare a cambiare questa società, a capire cosa è possibile riscoprire, sta a noi la scelta e non al sistema..il cambiamento può solo iniziare da noi stessi per passare ai nostri figli, amici e a color che ci stanno più vicino.
Marilisa

fabri ha detto...

Credo che ingigantendo i fatti si finisce per trascurare la verita'. dove il vero pericolo risiede nella crescente polarizzazione del pensiero politico,dal momento che ogni giorno sempre piu' gente tende a adottare una posizione estremista.Coloro che continuano a mantenere una visione antiquata iniziano spesso ad aggrapparsi con le unghie e con i denti alle proprie vecchie ossessioni, finche' tutto quello in cui credono non diventa un'ideologia, che si fonda sull'idea preconcetta che siamo tutti minacciati da un nemico esterno, e che in una situazione cosi' disperata sia legittimo rinunciare a un dibattito democratico e che si possano persino evitare i procedimenti penali.....Purtroppo sia la destra che la sinistra stanno assumendo posizioni estremiste assai simili, perche' entrambi credono che la minaccia dell'avversario sia tale da richiedere misure estreme. Si tratta ovviamente di un circolo vizioso. E' arrivato il momento di dire basta ....destra sinistra centro hanno rotto i coglioniiiiiiiiiiii deve iniziare una nuova era "La consapevolezza della crescita interiore"

Anonimo ha detto...

gli avvenimenti accaduti sono tragici anche perchè sono lo specchio di quella che è la società di oggi. a questo si aggiunge come i partiti di destra e sinistra si preoccupino di colpevolizzarsi a vicenda anzichè capire le motivazioni e cercare una soluzione. forse, è interesse di qualcuno che la situazione degeneri senza freno!!?? forse qualcuno deve pagare per questo o forse ci vuole solo un pò di educazione alla vita..non so!! paola

Anonimo ha detto...

m.

un viaggiatore alla ricerca di sè ha detto...

Quello che più mi colpisce è il modo in cui alcune forme di potere ancora riescono a condizionare i giovani portandoli a compiere gesti e azioni estreme a rischio di rovinarsi la vita, facendogli credere di perseguire un'ideale, di lottare per la verità... tutto questo è veramente tragico, e ancora peggio è la mancanza di diaolgo , di messa in discussione dei governanti e dei partiti in generale, che sfruttano queste situazioni solo con il fine di conservare o giunegere al potere....
Il resto della popolazione guarda annichilito, senza pensare di essere parte attiva di tutta questa società. Si delega con il voto tutto, anche la rappresentazione di se stessi, del non agire, del non pensare, di credere di essere estranei a quanto accade, si è persa la consapevolezza di essere noi il vero potere, il vero governo, è da noi che discende tutto questo e sta a noi fermarlo con forme di non violenza ma passando ad un'azione consapevole..